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Una produzione KAMERA FILM

THE PASSENGERS

UN FILM DOCUMENTARIO di
TOMMASO VALENTE  e  CHRISTIAN POLI

"in viaggio verso un posto da chiamare casa" 

2021 / 2022 Italia -90'

MIGLIOR DOCUFILM AL "SOCIAL FILM FESTIVAL ARTELESIA"

 

con il sostegno della Regione Emilia - Romagna
il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
in collaborazione con
Consorzio Sol.Co Ravenna
Instant Documentary

Con il sostegno di
CONFCOOPERATIVE ROMAGNA
LA BCC ravennate forlivese e imolese
Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora

DIstribuzione 
EMERA FILM 

 

The Passengers  Italia 2021 90'
"Ci sono persone ancora alla ricerca di un posto nel mondo, viandanti segnati da storie dolorose che cercano un punto da cui ripartire: la casa. The Passengers racconta le loro storie e quella di “Housing first”, una filosofia che mette l’abitare sociale al centro della propria azione. Nei racconti di convivenze spesso conflittuali, e nell’evocazione di tortuosi percorsi di vita, emerge il senso di una via possibile per cogliere un'opportunità di riscatto."

 

SINOSSI

Il territorio di Ravenna, sospeso tra la sua storia secolare e il recente sviluppo industriale, è una terra di conflitti e paesaggi rarefatti. È qui che si sviluppa l’azione di “Housing First”, una associazione che punta sull’abitare sociale come via per il reinserimento di persone in situazione di estremo disagio, sia esso psichico, economico o dettato da diverse dipendenze. The Passengers racconta le vicende di questi “viandanti senza meta”, che trovano nelle abitazioni in cui convivono un punto di ripartenza per i propri cammini. Ogni casa vive quindi di molteplici piani di narrazione e di molteplici storie, da quella dell’appartamento stesso, in cui esplodono e si risolvono i conflitti quotidiani della convivenza, a quelle singole di ogni partecipante al progetto. Storie spesso dolorose, di sconfitte, perdite, cadute negli abissi di alcol e droga; ma anche storie di riscatto, nei percorsi che ognuno dei protagonisti della serie intraprende per trovare la propria via nel lavoro e nelle relazioni. I toni del racconto sono, di conseguenza, a volte accesi, nel racconto di situazioni di coabitazione che rischiano una deriva drammatica, altre volte concilianti, quando il conflitto si stempera e la possibilità di una vita in comune, e di un parallelo reinserimento sociale, diventa possibile.

A fare da contrappunto a questa “narrazione al presente” dei vari personaggi, tutta raccontata con un asciutto sguardo documentaristico, ci sono le backstory di ognuno di loro, i punti di partenza traumatici che li hanno portati fin qui. Illustrate da animazioni evocative, le voci dei protagonisti riportano a matrimoni falliti, a crisi aziendali in cui si è perso tutto, a maltrattamenti subiti in famiglia e a migrazioni da paesi del terzo mondo.

 


Queste storie sono substrati psicologici di ogni partecipante al progetto, ma risultano essere anche le travi narrative che reggono la struttura drammaturgica della serie: l’ineluttabilità del peso di quei vissuti è infatti, da un lato, un macigno difficile da portare, ma, dall’altro è il generatore delle passioni, dei sogni e delle speranze che si scontrano con la quotidianità e con la difficile convivenza con gli altri ospiti di “Housing First”.

 


È così che negli appartamenti di Housing First si ama, si muore, si cresce, si vive, si impara, si litiga; i protagonisti delle nostre storie vincono e perdono, si aiutano e si ostacolano, si cercano e si allontanano proprio come accade in ogni contesto della società, solo che la loro particolare condizione rende ogni sentimento, ogni momento, ogni passaggio più evidente e l’intrecciarsi delle loro vicissitudini, la loro immediata concretezza in quanto immersi perennemente in una condizione di difficoltà, vuole toccare un nervo scoperto dello spettatore, fino a farci interrogare se questa via, che supera il mero assistenzialismo in un’ottica di responsabilizzazione degli ospiti, sia o meno quella giusta.

 

 

NOTE DI REGIA
L'intenzione di The Passengers è quella di restituire l’umanità insita in storie che spesso vengono narrate con il registro della pietà. L’idea si sviluppa tramite un doppio binario: quello diretto tipico del cinema del reale, legato in primis alle relazioni tra i protagonisti, e quello più costruito del loro racconto intimo. La camera a spalla e un montaggio nervoso, che mescola interviste e sguardi in macchina con momenti di osservazione, sono dettati dalla priorità di catturare l’immediatezza delle vite negli appartamenti, ma parallelamente la narrazione si apre ad inserti realizzati in studio con varie tecniche di animazione. Questi momenti accompagnano i monologhi scritti con i protagonisti del film, che hanno scelto come raccontare la propria intimità. Questo crea un contrappunto anche lirico con cui avvicinarsi ad un livello diverso dei personaggi. Il risultato che ci prefiggiamo è quello di restituire in maniera originale uno spaccato della società per nulla marginale.

 

 

GLI AUTORI & REGISTI
Tommaso Valente _ Faccio documentari e cortometraggi dal 1999. Sono sempre stato attratto da soggetti di non fiction, da storie che mi  permettano di  raccontare allo  spettatore lo spazio che attraverso nel conoscerle, nell'approfondirle e nel portarle sullo schermo. Al centro della mia ricerca c'è sempre il racconto dell'uomo e dell'ambiente e delle loro interazioni. Il mio primo documentario, Casilina Express    (2005),    raccontava    la    periferia        est    di    Roma attraverso    un    trenino metropolitano e i suoi “abitanti”. Nel 2009 ho lavorato come montatore al documentario “Non Tacere” che raccontava la storia di Don Roberto Sardelli, il prete dei baraccati e della scuola 425, un uomo che ha fatto del diritto alla casa una ragione di vita. Questi due lavori mi hanno messo a contatto con le problematiche della periferia romana e hanno segnato in maniera importante la mia idea di impegno civile e sociale. Ho così affrontato le relazioni umane tra i discendenti di vittime e carnefici della Shoah in “I fantasmi del Terzo Reich” (2012), film evento di History Channel per il giorno della memoria per le vittime dell'olocausto nel 2012 che è stato poi distribuito in circa 90 paesi da ZDF Enterprise, History Channel, National Geographic e Aetn. Ho portato sllo schermo il riscaldamento globale con “Sulle tracce dei ghiacciai – Alaska” (2015), menzione speciale al Milano Mountain film festival e Premio Stelvio al Sondrio Film Festival oltre che in concorso in innumerevoli festival internazionali, dall'Europa al Nepal. Da queste necessità nasce anche “Chronicles from the 20s”, progetto crossmediale dedicato ai ventenni da tutto il mondo, sviluppato con l'ottica di portare sullo schermo        la    generazione    che    più    di    tutte        ha        vissuto    l'accelerazione    dei cambiamenti sociali del nuovo secolo. Nel rapporto tra le generazioni si inserisce anche il corto “Apollo 2000” (2018 – Best Documentary “12months Film Festival” Cluj-Napoca, Romania), che racconta la chiusura di un cinema storico di provincia attraverso l'incontro tra un anziano esercente e una giovane studentessa. Seguo con passione alcune esperienze di cooperazione internazionale che negli ultimi hanni mi hanno portato a girare il documentario istituzionale “Se accendono le stelle” (2018), realizzato per Instant Documentary e il comune di Ravenna in Senegal e a seguire un progetto didattico nei campi profughi Saharawi, in Algeria, presso la scuola di cinema “Abidin Kaid Saleh” nella Wilaya di Boujdour, finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, coordinato da Action Aid e cofinanziato e realizzato dal comune di Ravenna, durante il quale è stato realizzato il documentario “Ravenna-Saharawi, andata e ritorno” (2019). Con “The Passenger” (cortometraggio pilota già realizzato e serie di documentari brevi sul tema dell'abitare sociale in produzione) ho intenzione di continuare a raccontare il presente con la stessa attenzione per l'essere umano, nel tentativo di restituire agli spettatori il contatto con la realtà e con il prossimo. Grazie alla mia esperienza di autore di cortometraggi di finzione e aiuto regista in numerosi lungometraggi realizzo ricostruzioni e reenact come regista di seconda unità per documentari storici. Le esperienze formative internazionali mi hanno inoltre dato l'opportunità di lavorare per alcune produzioni straniere in Italia.


Christian Poli Laureato in Storia Contemporanea alla  Facoltà di  Lettere di  Bologna, Christian Poli da sempre è sceneggiatore e scrittore. Dal 2006 al 2014 Collabora con lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, per ricerche, story editing e  correzione bozze su vari  film,  tra  i  quali  Loro  chi?;  Bianca  come  il  latte,  rossa  come  il  sangue;  Il principe abusivo; Amiche per la pelle. Nel 2017 scrive la sceneggiatura del film dal titolo provvisorio Lo spettacolo viaggiante, di Adriano Sforzi. Prodotto da Ventotto Luglio Film. Progetto vincitore del Bando per lo sviluppo della Film Commission Emilia-Romagna. In pre-produzione. È autore del soggetto e della sceneggiatura del film Umarells – Ze muvi, di Adam Selo. Prodotto da MaxMan Coop. Progetto vincitore del Bando per lo sviluppo della Film Commission Emilia-Romagna. In produzione. Con il regista Adriano Sforzi scrive soggetto e sceneggiatura di  L’urlo di Bacon, docu-fiction incentrata sul “misterioso” periodo bolognese di Francis Bacon. In  pre-produzione. Nel 2018 è  autore della sceneggiatura del film Le polveri sottili; progetto vincitore del Bando per lo sviluppo della Film Commission Emilia-Romagna. In pre-produzione con Sonne Film. È  coautore  dell’episodio pilota della docu-serie The Passengers, prodotto da Kamera Film in collaborazione con Instant Documentary. Progetto vincitore del Bando per lo sviluppo della Film Commission Emilia-Romagna.

 

 

 

una produzione KAMERA FILM con il sostegno della REGIONE EMILIA-ROMAGNA con il contributo di FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA in collaborazione CONSORZIO SOL.CO RAVENNA, INSTANT DOCUMENTARY con il sostegno CONFCOOPERATIVE ROMAGNA, BCC RAVENNATE FORLIVESE E IMOLESE, FEDERAZIONE ITALIANA ORGANISMI PER LE PERSONE SENZA DIMORA un film di TOMMASO VALENTE, CHRISTIAN POLI con ANTONIO DIDDIO, LOREDANA CASTAGNINI, FERDINANDO COLONNA, MWAJABU WAZIRI MAKARANI, SIMONE MARI, MARINO MAZZONI, FELICIA MOCANU, SYLVIE KAMWA fotografia TOMMASO VALENTE, GUGLIELMO TRAUTVETTER montaggio MASSIMILIANO BARTOLINI scenografia e costruzioni ARIANNA GHELLER, MATTEO BURANI musiche originali EUGENIO VALENTE, ANDREA SIMIELE suono in presa diretta FRANCESCO TEDDE, ANTROPOTOPIA prodotto da MARIA MARTINELLI diretto da TOMMASO VALENTE, CHRISTIAN POLI

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